Il Castello “Aragonese”

Il Castello, noto come “Aragonese”, oggi sede del Tribunale di Napoli Nord, fu costruito, nel suo nucleo centrale, da Ruggero II Altavilla sulle mura della Terza Cerchia, è stato studiato fino ad oggi (a nostra conoscenza) in primis dall’arch. Aldo Cecere che ha pubblicato  in più riprese, su “Consuetudini Aversane” e su una “Guida di Aversa” del 1997, interessantissimi risultati dei suoi studi. Per la progettazione del Piano di Recupero del Centro Storico (e anche per i loro studi) i professori Fiengo e Guerriero hanno fatto una analisi “scientifica” dell’antico manufatto pubblicando, nel 2002, la “Analisi del Centro Storico di Aversa”. La professoressa Giosi Amirante ha trattato l’argomento nel volume “Aversa dalle Origini al Settecento” (ESI 1998) commettendo, però, il madornale errore di attribuire la costruzione proprio agli Aragonesi.

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Come scrive A. Cecere, riprendendo A. Gallo che a sua volta riportava uno scritto di Alessandro Telesino (coevo dei Normanni):  dopo aver distrutto buona parte delle mura, nel 1135, Ruggero II provvide a rifortificare la città e iniziò la costruzione di un castello per potervi risiedere per un po’ di tempo. Prosegue il Cecere…”è noto che nella Prima Crociata in Terra Santa (1095) i primi a penetrare in quelle lontane terre furono i normanni aversani che, con Roberto il Guiscardo e Boemondo, riunirono poi in quattro stati. A Boemondo spettò il principato di Antiochia. Di qui, sapendo che i costruttori del castello di Saone furono Roberto, figlio di Tancredi, e Guglielmo suo figlio, quegli stessi che erano al seguito di Ruggiero, non rimane altro che assegnare, con buon margine di veridicità, anche a questi la costruzione del castello di Aversa che con quello di Saone presenta analogie sorprendenti.

Suffragata da numerosi atti documentali, è la tesi di Fiengo e Guerriero i quali  affermano che…”dopo il 1144 e prima del 1217 fu innalzata una cerchia fortificata, attestata negli isolati perimetrali delle vie S. Francesco di Paola, D. Cimarosa, C. Golia, R. Drengot, S. Maria della Neve e incardinata, sul fronte nord-orientale, su una fortezza eretta presso l’abside di S. Maria a Piazza. Nel 1223 Federico II dispose il rafforzamento del castello….secondo alcuni, per il terremoto del Dicembre 1456 <<gran danno soffrì l’uno de’ due antichi castelli (…) ed Alfonso I d’Aragona, che vedeva già crollato l’uno e crollante l’altro, vogliono un nuovo castello o palagio fabbricasse da’ fondamenti..>>.  Ma, come riporta anche il Parente, la Curia Regia si limitò al consolidamento delle strutture e ad un parziale aggiornamento formale della residenza ove, nel Novembre 1465, soggiornò Ferrante. La veduta di Aversa dipinta nel 1468 da A. Arcuccio, nello sfondo del martirio di S. Sebastiano, mostra come il fortilizio aveva sostanzialmente conservato l’assetto tradomedievale. Tra quattro torri merlate…l’artista delineò cortine rettilinee, più basse ed arretrate dei salienti angolari.”

Il Cecere prosegue…”nel 1492 il castello ebbe una nuova sistemazione da Alfonso d’Aragona…Intorno alla metà del XVIII secolo (tra il 1739 ed il 1750) il castello, per essere trasformato in caserma di Cavalleria, fu completamente rinnovato” e, come riportano Fiengo e Guerriero ..” I tecnici militari borbonici affiancarono all’antica fortezza lunghi corpi di fabbrica di tre piani, serrati tra poderosi salienti angolari… (mentre si può notare) ad occidente, verso S. Maria a Piazza, dove la necessità di preservare la chiesa indusse l’autore del disegno ad imprimere al fronte, in corrispondenza dell’abside, un’improvvisa e marcata rotazione verso est, conservando così una sufficiente distanza tra i due edifici. E prosegue il Cecere..”A seguito di tale intervento scomparve definitivamente la struttura originaria che, all’esterno, assunse un unico ordine architettonico, il tuscanico, mentre il fossato fu definitivamente coperto.”

guida2Una ipotesi molto suggestiva circa l’orientamento della fabbrica, verosimilmente realizzata per ordine di Ruggero II d’Altavilla, la dà il Cecere che scrive..”Il castello di Aversa fu elaborato col modulo della sezione aurea, cioè con la divisione del segmento (il diametro della fortezza)in media ed estrema ragione che si ripete sia sui lati della base che sulle torri angolari”.

Inoltre l’altezza dell’ala del cortile, considerata come gnomone guida3di un orologio solare, nel sostilzio d’inverno (21 Dicembre), riporta perfettamente l’ombra ai limiti del ballatoio del portico interno, alla metà del cortile e all’intera copertura dello stesso.” Questo, secondo Cecere, starebbe a significare che, essendo Ruggero II nato il 22 Dicembre, l’orientamento fu scelto per magnificare la grandezza del sovrano che, con la sua ombra, oscurava il Mondo.

Una Pinacoteca molto interessante è stata realizzata raccogliendo dipinti provenienti dalla chiesa del castello (S. Maria degli Angeli) ma anche da altre chiese abbandonate come la Maddalena. Purtroppo solo pochi eletti hanno potuto godere di questa raccolta di quadri in quanto è posta all’interno di quella che fu, fino a pochi giorni fa, la Scuola di Polizia Penitenziaria e, oggi, è il Tribunale di Napoli Nord che, però, con l’illuminata presenza del Procuratore Francesco Greco e della Presidente Elisabetta Garzo potrà essere più “penetrabile” della Scuola!

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